ostetrica chiara
Ti racconto di me
Sono la Dott.ssa Ostetrica Chiara Ferrario, una delle ultime nate all’ospedale di Abbiategrasso, vivo quindi in questa città da sempre.
Sono Donna, Madre di Irene e compagna di Francesco. Ah, vive con noi anche una cagnolina, si chiama Wendy!
Mi sento ostetrica da.. praticamente sempre! So dirvi però quando l’ho razionalizzato veramente.
E’ stato quando ho visto per la prima volta la mia sorellina che ciucciava al seno di mia mamma aiutata da un’ostetrica, avevo quattro anni.
Può sembrare strano ma per me non c’è mai stata nessun’altra possibilità da quando ne ho memoria.
Mi sono sempre vista così: tra le mamme, tra i bambini, lì per loro.
Dopo aver riempito la casa dei miei genitori di vari animali, che ovviamente facevo accoppiare e poi partorire, divento grande e inizio le superiori.
Scelgo il liceo scientifico; mi avevano detto che sarebbe stato più semplice poi superare il test di ingresso per Ostetricia.
Finisco il liceo, ed arriva il momento di prepararsi per il test di ingresso universitario per la facoltà. Solo 23 posti e tanta paura di non farcela. Non riesco ad entrare per 2 posti.
Dopo tanti pianti amari decido di iscrivermi ad infermieristica (avevo passato il test per questa facoltà) con l’obiettivo di fare più esami possibili compatibili con il corso di ostetricia, per poi riprovare il test l’anno successivo e chiederne la convalida.
Ho iniziato quindi il mio percorso universitario con quelli che ora sono rimasti miei cari amici e amiche infermiere.
Un anno pieno, faticoso ma anche divertente.
Ho imparato moltissimo dai miei tirocini in medicina e chirurgia, molte tecniche e tanta manualità, oltre che nozioni che utilizzo ancora oggi.
Finisco l’anno “a pieni voti” e mi preparo per riprovare il test di ostetricia.
E’ così che il 29 ottobre del 2015 entro in facoltà!
Ero così felice che per annunciarlo ai miei genitori sono corsa in pasticceria a farmi fare una torta con un bimbo in pasta di zucchero.
Mi ricordo che una delle prime persone alle quali l’ho detto (caso vuole?) è stata la mia attuale e preziosissima collega Miriana (lei si era laureata proprio l’anno prima).
Inizia così la mia avventura. Durante gli anni di universitari mi sono sempre impegnata tanto, penso non ci sia cosa più bella che fare quello che ti piace e che è la tua passione.
Così tra turni in ospedale faticosissimi ma molto stimolanti ed esami (alcuni davvero impegnativi) nel 2018 mi sono laureata a pieni voti!
Ho passato degli anni molto divertenti insieme alle mie compagne di corso.
Mi sono trasferita a Novara e poi per un breve periodo a Borgomanero (quando facevo tirocinio all’ospedale di quella città), per ottimizzare i tempi e riuscire a studiare quando non ero di turno in ospedale.
Al secondo anno di corso, ci è stata data la possibilità di fare un tirocinio a Roma, da un’ostetrica libera professionista in casa maternità.
Lì ho assistito ad il mio primo parto in casa.
E’ stato forte il richiamo di quello che avevo vissuto in quelle due settimane.
La figura dell’ostetrica sul territorio, la sua autonomia, il suo essere accanto alle donne in tutte le fasi della maternità, mi aveva davvero colpito.
Era quello che volevo diventare, ho sentito che in quella modalità il mio sentirmi ostetrica poteva trovare la dimensione giusta.
Un’altra esperienza molto stimolante è stata nell’estate tra il secondo e terzo anno: sono stata a Valencia in una clinica di PMA , con una mia compagna di corso.
Ho potuto osservare e assistere da vicino a tutto il processo di PMA, ovodonazione, fivet, icsi etc. Ho conosciuto anche molte coppie italiane che si erano affidate al centro che ci ospitava.
Appena laureata, ho scelto così di iniziare a esercitare la mia professione sul “mio” territorio, per poter realmente assistere e supportare le donne e le loro famiglie con continuità e non solo in sala parto o nel reparto di degenza di un ospedale.
Il mio primo lavoro da ostetrica è stato a casa di una mamma, per supportarla nell’accudimento e nell’allattamento del suo bimbo appena nato, Federico.
Li ho affiancati nel loro processo di conoscenza per ben tre mesi e nel frattempo mi sono iscritta ad un corso che è stato FONDAMENTALE per farmi diventare l’ostetrica che sono oggi.
Si tratta di un master di un’anno non riconosciuto alla scuola elementale di arte ostetrica di Firenze “ Basi pratiche per un’assistenza salutofisiologica in gravidanza, travaglio, parto, puerperio ed esogestazione”.
Nel frattempo un pomeriggio di novembre ho rincontrato Miriana, e davanti ad una piadina del Bar Castello di Abbiategrasso, ci siamo parlate a cuore aperto, e abbiamo deciso di lanciarci nel costruire quella che oggi è la realtà di “Mum to be”!
Ma il 2018 non smette di stupirmi e mentre prendevo il treno per andare ad un corso di formazione a Roma per tenere corsi di acquaticità neonatale, sul treno che mi portava a Milano centrale, incontro quello che oggi è il papà della mia bambina: il mio compagno di vita Francesco.
Nel 2019 nasce “Mum to be – Abbiategrasso”, concludo il mio percorso di formazione a Firenze, inizio a lavorare sempre di più come ostetrica libera professionista, ed ogni giorno che passa mi sento sempre più al “posto giusto”.
Mi sento così bene che il 29 ottobre ( per i lettori attenti: data ricorrente!) 2020 scopro di aspettare un bimb*. Il 14 luglio 2021 è nata la mia bimba Irene.
Attraversare questo percorso anche da mamma oltre che ostetrica, non ha fatto altro che potenziare il mio credo rispetto ad alcuni pilastri dell’assistenza alla maternità.
Oggi chi sono? Sono un’ostetrica, madre, donna e compagna.
Felice, soddisfatta ma sempre curiosa di assaporare e scoprire i segreti che ogni storia di nascita nasconde.
Spesso conosco le donne in gravidanza da quando il test diventa positivo (se non prima) e continuiamo l’assistenza fino all’anno di vita del bimbo, passando per gravidanza, travaglio, parto, allattamento, svezzamento,.., creando così un rapporto di conoscenza reciproca unico e di fiducia.
Per me è importante ascoltare la storia di ogni donna, per intercettare e portare alla luce i bisogni, i desideri e le capacità più nascoste e inconsce, affinché ognuna di loro possa essere la protagonista della propria storia di donna o di madre, affinché possa scegliere per lei e per il suo bambino consapevolmente sentendosi capace di farlo, e soprattutto, affinchè l’esperienza di maternità possa essere per lei trasformativa e potenziante, non il contrario.
Non ti dirò mai cosa fare, che cosa è meglio per te, per la tua gravidanza, per il tuo parto, per il tuo bambino e per il tuo allattamento ma ti supporterò e ti fornirò gli strumenti che ti serviranno per scoprirlo (insieme al tuo partner) così che potrai scegliere consapevolmente e veramente quello che fa per te/voi e viverlo al meglio delle tue/vostre possibilità.
Questo per me vuol dire generare salute!
Non credo alle “ricettine magiche” o ai manuali pieni di regole, so bene che ogni esperienza di maternità REALE è fantasticamente unica e quindi diversa, perchè sono diverse le mamme e i bambini, ecco perchè si merita di essere valorizzata con un’assistenza personalizzata e professionale, basata su linee guida scientificamente validate.
E’ la vostra storia, i protagonisti, per me, siete voi e non “i protocolli” o il “secondo la mia esperienza”.
Diventare madre, non ha fatto altro che rafforzare tutto quello che già intuivo, è un percorso talvolta faticoso, ma bellissimo e sorprendente.
Spero di conoscerti (vi?) presto!